Le tue colture indoor sono invase da tripidi e cerchi rimedi sicuri, efficaci e naturali per eliminarli? Questa guida di Grow Shop Italia è pensata proprio per aiutarti a prevenire la comparsa di questi piccoli e fastidiosi insetti.

Se hai notato dei piccoli insetti alati sulle tue piante, fai attenzione perché potrebbero essere i tripidi. Si tratta di minuscoli parassiti abbastanza comuni tanto nelle coltivazioni indoor che in quelle outdoor.

Difficili da eliminare e non sempre facili da riconoscere, possono essere altamente nocivi per le piante.

Ad essere attaccate sono quasi tutte le piante erbacee, ma anche quelle da orto - come i pomodori (si parla infatti di tripidi del pomodoro) - da fiore e da frutto (ad esempio gli agrumi). Tra le piante più colpite, comunque, ci sono quelle di canapa e di cotone, ma anche piante in coltura protetta o coltivate all’interno di una serra durante la stagione fredda.

Le coltivazioni domestiche sono un hobby assai gratificante. Ma quanto è frustrante per un grower accorgersi che le piante curate con tanta passione e attenzione sono diventate il cibo prediletto di parassiti dannosi? Tanto, lo immaginiamo.

Ecco perché in questo manuale cercheremo di capirne di più sui tripidi illustrando tutti i rimedi più efficaci per tenerli il più lontano possibile dalle tue colture.

Cosa trovi in questa guida:

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Cosa sono i Tripidi?

Che si tratti dei tripidi dell’olivo, degli agrumi o di altre specie vegetali, poco importa. Quello che devi sapere è che questi piccolissimi insetti, quasi invisibili ad occhio nudo, sono una seria minaccia per tutti i coltivatori.

Prima di spiegarti come fare a sbarazzarsene, vogliamo aiutarti a capire innanzitutto cosa sono e come puoi fare per riconoscerli.

I tripidi come ti abbiamo già detto sono minuscoli parassiti appartenenti alla famiglia degli insetti Tisanotteri.

Esistono diverse specie di questi temuti insetti, le più importanti in ambito agronomico sono: 

  • Frankliniella occidentalis;
  • Thrips tabacii;
  • Echinothrips americanus;
  • Thrips setosus. 

Tra queste, quella in grado di provocare i danni più gravi alle coltivazioni è la Frankliniella Occidentalis (tripide dei fiori occidentali). 

Si tratta di un insetto originario della California, introdotto in Europa, precisamente in Olanda, nella metà degli anni '80, causando grossi danni alle coltivazioni di cotone. 

Come molte altre specie di parassiti, anche questi sono insetti fitomizi, ovvero specie che attaccano le foglie della pianta e si nutrono della loro linfa vitale.

Ecco spiegato il motivo per cui rappresentano un grande problema per tutti i coltivatori, in particolare per quelli dediti alle coltivazioni in serra e indoor.

Prima di concentrarci sulla lotta ai tripidi e sui rimedi naturali per eliminarli, scopri quali sono le piante maggiormente oggetto delle attenzioni fastidiose di questi parassiti.

Tripidi: quali piante di appartamento e orto colpiscono?

La cannabis è tra le specie vegetali di cui i tripidi sono particolarmente ghiotti, così come le piante di cotone. Tuttavia questi minuscoli e pericolosissimi insetti gradiscono molte altre specie, non solo quelle coltivate all’aria aperta, ma anche quelle protette in colture domestiche o in serra.

Tra le piante cosiddette ortive (cioè da orto), le più colpite sono:

  • Solanacee;
  • Liliaceae;
  • Leguminose;
  • Cucurbitacee;
  • Composite.

Tra le floricole invece bisogna fare attenzione a quelle di: 

  • Crisantemo;
  • Geranio;
  • Saintpaulia;
  • Garofano;
  • Rosa;
  • Ciclamino;
  • Orchidea;
  • Poinsettia. 

Riguardo agli alberi da frutto, i più danneggiati sono quelli di agrumi e pesco, olivo, susino, ciliegio, mandorlo (Drupacee), ma anche melo e pero (Pomacee).

Per un grower trovare tripidi sulle piante può essere davvero scoraggiante. Questi insetti si moltiplicano molto rapidamente - soprattutto quando le temperature sono alte -, possono volare e spostarsi facilmente da una pianta all’altra, causando gravi danni.

Ma non preoccuparti! Imparando tutto sul loro ciclo di vita e sui segni a cui prestare attenzione sarai in grado di poterli eliminare il più velocemente possibile. A patto però di utilizzare sui tripidi i rimedi naturali più efficaci.

Ciclo di vita del tripide e caratteristiche di proliferazione

Questi parassiti delle piante sono molto difficili da riconoscere ad occhio nudo, perché davvero minuscoli. A seconda delle specie, il corpo può variare di colore. 

Generalmente sono chiari, tra il bianco e il verde-marrone. Guardandoli con una lente di ingrandimento è possibile scorgere bene il corpo affusolato e la bocca a forma di pungiglione

Hanno una forma allungata, con le ali ripiegate sul dorso quando sono a riposo. Le dimensioni sono davvero esigue:

  • Le femmine sono di 1,2 mm;
  • I maschi, più piccoli, misurano 0,9 mm.

In genere si rifugiano nella pagina inferiore delle foglie o nei boccioli dei fiori e per questo non è semplice scovarli. Ma basta prestare attenzione ad alcuni segni per riuscire ad accorgersi della loro presenza. Tra questi ci sono:

  1. Strisce biancastre di saliva sopra alla foglia, simili alla bava di lumaca;
  2. Gocce scure di sterco sulle foglie;
  3. Macchioline o “scoloriture” bianche del tessuto fogliare, man mano che il parassita prolifera.

Il tripide infatti gratta la superficie della foglia per succhiare la clorofilla, lasciando intravedere appunto delle macchioline bianche.  La sua azione, infatti, rallenta sensibilmente la normale attività di fotosintesi clorofilliana delle foglie, le quali nello stadio avanzato ingialliscono e muoiono.

Le uova di tripidi vengono deposte dalla femmina sulle foglie, sui petali e negli steli, tramite un ovopositore a forma di sega che incide il tessuto vegetale provocando ulteriori danni alle piante.

Le uova cadono poi sul terreno e cominciano a schiudersi quando le temperature saranno ottimali (all’incirca tra i 26°C e i 28°C).

La temperatura incide molto sul ciclo di vita di questi insetti. D'inverno, infatti, il tripide va in letargo pronto a proliferare con temperature comprese tra i 15 e i 30 °C. Infatti, il periodo di maggiore attività è quello primaverile ed estivo, dove può arrivare a riprodursi fino a 7 generazioni. In serra, tuttavia, sopravvive anche nei mesi più freddi, grazie al clima artificiale che mantiene la temperatura costante.

Cosa ti fa capire tutto questo?

Che è molto importante accorgersi subito dell’infestazione di questo insetto. Ma come fare a riconoscere e individuare questi minuscoli insetti, prima che danneggino irrimediabilmente le tue piante? Scoprilo leggendo il prossimo paragrafo.

Quali danni provocano i Tripidi alle piante e rimedi efficaci

Gli insetti adulti si nutrono soprattutto di fiori, ma anche di steli e foglie, danneggiando la pianta con le loro punture. Le più colpite ovviamente sono le foglie che vengono tagliate, perforate e raschiate per arrivare alla linfa di cui questi insetti si nutrono.

Imparare a riconoscere i danni sulla pianta è il primo passo se vuoi eliminare con successo i tripidi dalle tue colture.

I danni sulla vegetazione a seguito delle punture trofiche di nutrizione e dell’attività di ovideposizione di questi insetti possono presentarsi in diversi modi. 

  1. Punture di suzione su steli, fiori, petali aperti e foglie;
  2. Scolorimento della pianta;
  3. Deformazione di frutti, gemme e capolini;
  4. Placche necrotiche; 
  5. Piccole macchie bianche o argentee sulle foglie di forma tubolare, larghe tra 1 e 2 millimetri.

Tutte queste reazioni sono dovute soprattutto alle sostanze tossiche presenti nella saliva dell’insetto tisanottero. Anche se non è un parassita molto aggressivo - nel senso che è molto raro che la pianta muoia - un'infestazione da tripide può causare una significativa riduzione della produzione finale.

In seguito all'attività alimentare di questi parassiti, infatti, sulla pianta possono comparire zone necrotiche, di colore argento, che di fatto compromettono la capacità della pianta stessa di fotosintetizzare. Ciò quindi può ad esempio arrestare lo sviluppo dei germogli riducendo la resa finale. 

Oltre ai danni diretti, l’insetto tripide può essere la causa anche di danni indiretti, in quanto vettore di virus pericolosi per alcune piante, come:

  • Impatiens Necrotic Spot Virus (INSV);
  • Chrysanthemum stem necrosis virus (CSNV);
  • Tomato Chlorotic Spot Virus (TCSV);
  • Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV).

Inoltre, i tagli che i parassiti causano possono favorire la diffusione di infezioni batteriche e fungine, come ad esempio la botrite.

Tutto ciò rende essenziale l’opera di prevenzione del problema, prima che per la pianta sia troppo tardi. Nei prossimi paragrafi quindi ci concentreremo su tutte le attività che puoi compiere per prevenire ed eliminare i tripidi dalle tue coltivazioni.

Prevenire i tripidi: quali sono i migliori rimedi naturali

Come spesso accade in agricoltura, il miglior metodo per tenere lontano questo ed altri parassiti dalle proprie piante è la prevenzione

Per difendersi dagli attacchi e scongiurare una diffusione incontrollata, il primo passo da fare consiste in un'attenta e costante attività di controllo e monitoraggio

accompagnata a tutta una serie di azioni che possono aiutarti ad evitare che i tisanotteri colonizzino le tue coltivazioni.

Cosa devi fare se vuoi tenere lontani i tripidi dalle tue piante?

  1. Mantenere pulito l’ambiente di coltivazione, soprattutto quello indoor;
  2. Disinfettare quotidianamente tutti gli ambienti e le attrezzature utilizzate per coltivare;
  3. Collocare trappole adesive cromotropiche antitripidi di colore giallo o blu negli ambienti esterni o interni di coltivazione: ti avviserà ai primi segnali di contaminazione;
  4. Lanciare insetti antagonisti predatori come coccinelle, Orius Laevigatus, Amblyseius cucumeris e simili, in grado di attecchire bene anche in ambienti tipo serra e indoor e che si cibano di questi parassiti facendo delle vere e proprie scorpacciate;
  5. Impiegare Nematodi entomopatogeni (in particolare la Steinenernema feltiae), ovvero microrganismi capaci di parassitizzare le larve di diverse specie di insetti e, dunque, impedire lo sviluppo in forme adulte.

Quelli appena illustrati sono, ovviamente, metodi di difesa biologica. Laddove l’infestazione sia più grave sarà opportuno ricorrere a un prodotto insetticida specifico per tripidi, chimico o naturale. Vediamo quali sono i più efficaci nel prossimo paragrafo.

Come eliminare i tripidi dalle tue coltivazioni: la lotta biologica e chimica

Questi parassiti si combattono soprattutto mediante l’utilizzo di un prodotto chimico di sintesi, ovvero un insetticida sistemico per tripidi ad ampio spettro. 

Ma fai molta attenzione! Usare prodotti chimici o sintetici su questi insetti può avere l’effetto contrario. I tripidi infatti potrebbero sviluppare un’immunità a queste sostanze e rendere vano ogni tuo tentativo di debellarli.

Ecco perché ti consigliamo di utilizzare metodi di trattamento biologici e naturali. Non solo funzionano, ma creano anche meno danni alle tue colture.

In quest’ultima categoria, ad esempio, rientra il Sapone alla citronella, un ottimo metodo per scoraggiare l’attecchimento di questo insetto e facile da usare, perché basta vaporizzarlo con costanza sulle foglie.

Negli orti e giardini outdoor, per esempio, potresti anche utilizzare contro i tripidi l’aglio. Un macerato o un decotto di aglio, infatti, svolge una potente funzione repellente non solo sui tripidi ma anche su tutti gli altri insetti tisanotteri

Per rimuovere l’infestazione di tripidi, tra gli altri rimedi naturali più impiegati ci sono: 

  • Olio di neem puro o prodotti a base di Azadiractina, metodi di prevenzione formidabili e non tossici, che oltre a rinforzare le difese immunitarie delle piante, tengono lontano i tripidi, evitando la proliferazione di uova;
  • Piretro, insetticida consentito anche in coltivazione biologica, ma con un certo grado di tossicità che li rende inadatti ad alcune piante da orto o frutti. 
  • Polvere di roccia, detta anche farina di Diatomee, è un prodotto a base di silicati in polvere che producono un'azione meccanica sui tripidi, danneggiando il parassita e tagliuzzando le ali e gli arti.

Concludendo, i migliori suggerimenti per la lotta ai tripidi sono la prevenzione con lavaggi costanti, temperature non troppo eccessive e trappole adesive che ci avvisano della loro presenza. Inoltre è bene munirsi di lenti d'ingrandimento per individuare perentoriamente questo parassita.

In secondo luogo, puoi far ricorso a insetticidi sia di tipo naturale che tradizionale efficaci nel contrastare questi parassiti. 

I rimedi chimici ovviamente richiedono una maggiore cautela nell’uso, poiché possono essere particolarmente tossici. Se hai intenzione di far ricorso a questi trattamenti anti tripidi è sempre opportuno informarsi preventivamente sulle modalità di impiego affidandoti a personale esperto.

Sbarazzati dei tripidi dalle tue piante una volta e per tutte.

La crew di Grow Shop Italia è sempre a tua completa disposizione per suggerirti i prodotti più efficaci nel tenere al sicuro le tue coltivazioni.

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