La fase della raccolta e dell’essiccazione della cannabis è un momento molto delicato, poiché un discreto od ottimo raccolto, può in poche ore essere seriamente compromesso. A questo proposito è necessario individuare il “giusto momento” della raccolta (che tra i growers esperti risulta molto personale).

Scopo di questa guida è scoprire insieme quando raccogliere la cannabis e come si fa per seccare le piante. Una aspetto fondamentale che tratteremo in questa guida per l’essiccazione della cannabis sono le temperature e l’umidità, se si vuole preservare aroma e gusto.

Poiché il fiore di cannabis è altamente deteriorabile, già dai primi minuti della sua raccolta, l’ambiente di essiccazione e di pulizia deve necessariamente mantenere determinati parametri ambientali.

A questo proposito, potrebbe risultare decisivo possedere uno o più climatizzatori nell’ambiente di essiccazione. Inoltre in caso di numerose piante da raccogliere potrebbe diventare utile un trimmer defogliante per velocizzare le operazioni in quella fase.

Come capire quando l'erba è pronta:

 

Come anticipato il momento migliore è un aspetto molto personale quando si comincia ad avere una certa confidenza con questa pianta. Molte persone si affidano alla colorazione dei pistilli per raccogliere cannabis che cominciano a variare dal bianco all’arancione, rosso, viola ecc ecc. Consideriamo che quando il 75%-80% dei pistilli avariato il colore la pianta sarà pronta per la raccolta. Certamente questo è un indicatore, ma molto impreciso.

La colorazione delle micro goccioline di resina sui tricomi invece, è il vero segnale per capire quando raccogliere la pianta di cannabis. Con un microscopio economico è possibile notare bene la colorazione delle gocce di resina le quali dal bianco translucido diventano del colore ambra. Questo processo indica il momento perfetto per la raccolta.

Una colorazione completamente ambrata produrrà un effetto meno forte inizialmente, ma più duraturo, viceversa una colorazione più “transulecente” delle gocce, darà un effetto più improvviso e meno duraturo!

  • Fase della raccolta: Possiamo procedere tagliando la pianta in varie sezioni con delle forbici da giardinaggio, per diminuirne il volume e quindi lo spazio utilizzato, avendo cura di lasciare almeno un paio di internodi che ne facilitano il fissaggio.
  • pulizia cannabis : Ci sono varie scuole di pensiero tra gli esperti: Alcuni mondano completamente la pianta dalle foglie sia grandi che piccole, altri invece tagliano le cosiddette “sun leaves” (le più grandi) lasciando le più piccole a protezione del fiore, durante l’essiccazione.
  • Strumenti per pulire cannabis:  Alla domanda come possiamo pulire la cannabis, la risposta viene da sé...Dipende dal numero di piante! Esistono in commercio tantissimi modelli di forbici perfetti per la manicure della cannabis, ma quando il volume verde aumenta, se non si vuole compromettere il raccolto è necessario munirsi di appositi trimmer defoglianti per la raccolta della cannabis
  • Essiccazione cannabis appendere in luogo fresco e asciutto: come gia detto la temperatura e l’umidità sono la base per poter preservare il gusto gli aromi e anche l’aspetto dei fiori di cannabis. Appendere i fiori di cannabis con Temperature ed umidità comprese tra 18-22° e 40-50%, assicura una perfetta essiccazione dei fiori, preservando la fragranza dei terpeni
  • Concia cannabis: Terminato il periodo di essiccazione sarà necessario un periodo di concia dove la cannabis finisce di maturare, esprimendo al massimo i suoi profili terpenici. Il tempo di concia della cannabis dura 10-15 giorni, ma i palati più raffinati assicurano che non prima dei 40-45 giorni avvenga la completa maturazione.

Essiccazione cannabis temperatura e umidità: Gli strumenti che non devono mancare, per preservare il gusto e gli aromi

Nella fase di essiccazione come già accennato Il fiore di cannabis è altamente deteriorabile. In quelle fasi i terpeni e gli aromi possono seriamente venire compromessi nel giro di poche ore, se appena dopo il taglio non si pulisce e deposita il raccolto in ambienti con determinati valori.

La possibilità di controllare temperatura e umidità del luogo scelto per essiccazione della marijuana, è imprescindibile per il successo del raccolto. Un fiore seccato con oltre il 65-70% di umidità influirà decisamente sul colore ed il gusto. Altresì con delle temperature superiori ai 25° le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi possono essere sensibilmente modificate.

A questo proposito viene da se che una delle regole fondamentali è munirsi di uno o più climatizzatori a seconda del volume delle piante. Un altro strumento utile per la pratica dell essiccazione con la cannabis è certamente il deumidificatore.

Tuttavia è bene sempre porre l’attenzione alle temperature, poiché il deumidificatore produce aria calda negli ambienti di essiccazione per le piante. Il deumidificatore può essere utile in ambienti più freddi ed umidi, sconsigliato invece in ambienti già secchi e caldi.

Per riporre i fiori a seccare sarà necessario munirsi di una apposita rete per essiccazione che garantisce una giusta areazione alle infiorescenze, evitando il sopraggiungere di muffe e marciume.

essiccazione cannabis appesa

Essiccare cannabis prevenendo muffe e batteri: l’importanza di estrattore d'aria e ventilatori

Altri 2 strumenti imprescindibile per la fase dell’essiccazione della marijuana sono l’estrattore ed il ventilatori (o piu’ ventilatori). Quando molte piante di cannabis vengono immagazzinate in uno spazio limitato, l’umidità relativa sale moltissimo.

Essiccare cannabis con queste condizioni unite all’alta temperatura, espone al rischio di comparsa di muffe o funghi. Un ambiente con un ricambio d’aria costante riduce nettamente la possibilità di contaminazione da questo tipo di patogeni, tipici degli ambienti caldi e umidi.

A questo proposito munirsi di un estrattore di potenza adeguata ed uno o più ventilatori a seconda del volume, sono regole fondamentali per essiccare cannabis in ambienti salubri.

Dove metto ad essiccare le piante di marijuana?

Chi coltiva in casa con una grow box spesso usa lei stessa per essiccare il raccolto. Nella maggior parte dei periodi dell’anno questo espediente è molto efficace, tranne nei mesi caldi dove senza un condizionatore è molto difficile mantenere temperature adeguate.

Per chi vuole seccare la cannabis nella grow box consigliamo di mantenere l’estrattore d’aria sempre acceso H/24, collegato ad un filtro a carboni attivi per eliminare gli odori di scarico. Ed usare una apposita rete per essiccazione.

Ma chi possiede volumi di piante maggiori??

Ci sono 2 scuole di pensiero per posizionare la cannabis nell’ambiente di essiccazione. La prima è quella di mantenere i fiori attaccati alle ramificazione, producendo un essiccazione leggermente più lenta. Nel caso dei rami interi è bene sezionare la pianta in varie parti avendo cura di mantenere 3-4 internodi sani, per poterli appendere con facilità.

Si possono usare fili o reti per poter appendere i rami, ma vanno benone anche appendi abiti o stendi panni. l’importante è che i fiori siano ampiamente sollevati da terra( almeno 1 m), per scongiurare la polvere

Un altro metodo per essiccare cannabis prevede di mondare i fiori dai rami e stenderli su apposite reti o tessuti traspiranti, anch’esse è suggerito appenderle ad almeno 1m da terra.

Inoltre consigliamo di non gettare via lo scarto della pulizia della cannabis, in quanto e possibile ricavarne delle ottime estrazioni di oli e resine.

Come abbiamo ampiamente ripetuto i parametri ambientali ideali per l’essiccazione della cannabis sono 18-22 gradi e 50% di umidità. Questi valori spesso si riescono a mantenere solo con l’utilizzo di macchinari come: condizionatori, deumidificatori ed estrattori d’aria. Ma dopo la seccatura come si procede? 

concia cannabis

Concia cannabis come immagazzinarla e renderla perfetta e gustosa

Una volta terminato il periodo di essiccazione procederemo con la concia cannabis. Riporre le cime in barattoli, contenitori o apposite buste termo saldabili, per almeno 10-15 giorni, con umidità controllata, esalta al massimo i sapori ed il gusto

Durante il periodo di concia è consigliato aprire i contenitori alcuni minuti ogni 2-3 giorni per fare areare i fiori, scongiurando il possibile residuo di umidità che potrebbe generare muffe e marciume.

Per i palati più fini la concia della cannabis può durare anche 45-60 giorni, infatti se conciata a dovere la marijuana esprimerà il massimo dei suoi effetti e sapori proprio dopo tale periodo di riposo.

Per mantenere inalterato il nostro raccolto durante la conservazione e la concia della cannabis esistono appositi regolatori di umidità, come le Integra Boost da inserire nei contenitori per evitare un eccessiva essiccazione e deperimento del fiore. Di seguito elenco dei parametri ambientali durante la essiccazione e concia della cannabis:

  • Umidità concia cannabis: 55%-60%
  • Temperatura concia cannabis: 18°-24°

Ci auguriamo che la lettura di questa guida possa dare a tutti la possibilità di raccogliere, pulire ed essiccare la cannabis in maniera corretta, senza commettere errori che possono inficiare in maniera irreversibile tutti i nostri sforzi.